Pare invece che si sia già dimenticato delle promesse elettorali. Dopo aver portato a casa dal vertice europeo una vittoria solo di facciata - con il varo di un pacchetto crescita assolutamente inutile - appena rientrato in Francia ha lanciatoun segnale ammiccante ai mercati.
Come riportato dal WSJ, a fronte di una crescita minore delle aspettative, il governo francese risponderà con tasse più alte e tagli di spesa pubblica - austerity appunto. Evidentemente i francesi, nonostante gli infiniti esempi di questi anni, non hanno ancora capito che l'austerity non fa altro che rallentare la crescita.
Ma tant'è. In fondo era lecito aspettarselo se si tiene a mente il record dei socialisti europei. Da Blair a Schroeder hanno portato il neo-liberismo al suo apice. Degli italiani meglio neanche parlare. Ed i socialisiti francesi son quelli che hanno lanciato la liberalizzazione finanziaria in Europa già ai tempi di Mitterand e Delors.
Questi socialisti non hanno ancora capito che è venuta ora di cambiare pagina. Già alle ultime elezioni presidenziali il risultato di Hollande al primo turno non era certo stato fantastico, con Front National e Gauche in decisa crescita. Cioè con un numero sempre maggiore di francesi stanchi del neo-liberismo. Purtroppo il messaggio non sembra esser stato recepito.
http://www.lemonde.fr/politique/article/2012/07/05/hausse-des-prelevements-quel-part-pesera-sur-les-plus-aises_1729588_823448.html
ReplyDeleteCi mancherebbe anche pesasse sui più poveri...
ReplyDeleteè la logica economica dell'austerity che è bacata, ma hollande è troppo molle per capirlo