Wednesday, 11 January 2012

Compagno Sarkò...

All'ultimo vertice europeo si è visto uno scatenato membro del movimento no-global rivendicare le sue scelte senza compromessi, neanche si fosse sulle piazze di Seattle o Genova. No, non era Ignacio Ramonet, era in realtà Sarkozy che, impassibile davanti al netto rifiuto inglese, annunciava che la Tobin Tax europea si farà, ed anche subito.
Perbacco, come cambia il mondo. Non è solo Sarkozy ad aver messo i panni del rivoluzionario. In Italia Tremonti ha fatto quello che Prodi si era rifiutato di fare solo pochi anni prima, ha alzato le tasse sulle rendite finanziarie. Monti addirittura manda gli ispettori a Cortina, sembra quasi Bertinotti lanciato asta in resta al grido "anche i ricchi piangono". La Repubblica apre dossier sulle spese militari e l'acquisto dei caccia, forse con l'intento di sostituirsi a Liberazione (che per il momento vive sul web). Montezemolo&c. sostengono la patrimoniale, manco fosse Rifondazione nel 96, e pure il timidissimo Obama solidarizza con Occupy Wall Street.
Tutte cose impensabili fino a 3-4 anni fa. Per 10 anni ci siamo sentiti dire che la sinistra era ancorata a bandiere del passato, che era demagogica, populista e, ci mancherebbe pure altrimenti, che non poteva governare. Infatti, hanno governato gli altri, salvo poi scoprire che hanno sbagliato tutto e hanno portato l'Occidente al disastro.
Non può che far piacere che il programma economico di diversi leader europei sembri (a prima vista..) scritto scopiazzando da movimenti e partiti che "l'avevano detto" con largo anticipo. Ammettere gli errori è il primo passo verso la salvezza, si potrebbe dire. Mancano però un paio di elementi. Il primo è che il programma, a causa dei ritardi, è un pò datato e và aggiornato con la fine dell'indipendenza della BCE e il credito diretto alle imprese senza foraggiare la rendita bancaria. Il secondo è che quando nella vita si è capito di aver sbagliato tutto è giunto il momento di togliersi di torno.
Au revoir....

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