Wednesday 21 September 2011

Chicken game

La situazione, drammatica, in Grecia, si riassume benissimo con il cosiddetto chicken game:


Dritto
Volta
Dritto
-10, -10
1, -1
Volta
-1, 1
0,0

La situazione e' quella classica di 2 auto lanciate una contro l'altra in una prova di coraggio, il primo a voltare e' un vigliacco (chicken), e perdera' la faccia davanti all'altro (da cui i pay-off negativi per l'individuo A  nel quadrante 3 e per l'individuo B nel quadrante 2). Se entrambi voltano, si salvano ma se contano entrambi sulla vigliaccheria altrui finiranni per schiantarsi e morire tutti e 2. Un gioco senza strategia dominante con 2 equilibri instabili nei quadranti 2 e 3
Cosa c'entra tutto questo con la Grecia? Fino a questo momento, nelle trattative con l'Europa e l'IMF (A) la Grecia (B) ha sempre fatto il chicken, accettando le condizioni imposte (voltando), senza colpo ferire (equilibrio nel quadrante 2). Evidentemente il rischio di fallimento era considerato peggiore a qualsiasi alternativa. Ora pero', con l'austerity che non funziona e la montante pressione sociale, forse il governo di Atene non e' piu' disposto a subire passivamente e si e' messo a giocare a braccio di ferro con l'Europa.
Similmente, l'Europa fino a questo momento ha imposto le proprie condizioni capestro, ma se i greci smettono di accettarle cosa succede? Succede che le banche francesi finiscono sul lastrico, che l'Italia rischia il contagio ed il default e che, a catena, l'euro sparisce. Mentre Atene fallisce e si ritrova con una situazione sociale vicino alla rivolta. Il classico caso di scontro in cui tutti e due i guidatori muiono.
Ma la matrice dei pay-off non e' necessariamente strutturata come e' stata descritta. Da una parte per la Grecia fare ancora il chicken e' insostenibile e, d'altronde, nemmeno funziona, l'austerity ha fallito ed ora se ne propone di nuova..Per la Grecia il nuovo piano di salvataggio ha lo stesso valore del fallimento. Per l'Europa invece, accettare di salvare la Grecia potrebbe voler dire non perdere la faccia ma ridare credibilita' alla UE. Peccato che a Francoforte e Bruxells non lo capiscano e continuino a giocare una partita gia' persa. Inoltre Atene ora ha il coltello dalla parte del manico. Se prima dell'estate un default greco avrebbe potuto danneggiare soprattutto la penisola ellenica, ora e' invece chiaro che il prezzo per l'Europa sarebbe altissimo, probabilmente piu' alto che per Atene stessa.
Ed allora la nuova matrice dovrebbe essere:


Dritto
Volta
Dritto
-100,-10
1, -10
Volta
-1, 1
100 (0),100

Nel primo quadrante, in caso di default greco tutti perdono, ma l'Europa perde di piu'. Nel secondo, nel caso la Grecia accetti il piano, Atene perde, e l'Europa guadagna tempo fino al prossimo evento creditizio. Nel terzo quadrante l'Europa fa il chicken (perde credibilita') ma salva per il momento la moneta unica - ma un semplice bail out senza nuove regole sarebbe una strategia di corto respito.
Nel quarto quadrante, che e' l'unico equilibrio di Nash della matrice rivista, l'Europa salva la Grecia con una nuova strategia - si fa una unione fiscale che tiene sotto controllo le spese dei paesi meditteranei, si danno garanzie ai mercati con gli eurobond sostenuti da BCE e EFSF, si trova la liquidita' per rilanciare le economie in difficolta'. Pay off massimo, ma non percepito dalle istituzioni europee che sono convinte che il risultato di un cambiamento di strategia sia comunque un atto di vigliaccheria (da cui il payoff apparente 0). La Grecia, invece, perderebbe una parte di sovranita' (come gli altri stati) ma rilancerebbe la sua economia ed uscirebbe dalla crisi.
Forse un po' troppo semplicistico. Ma rende bene l'idea del problema cui si trova davanti l'Europa. O cambia, o muore.


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