Friday 23 September 2011

Troppo poco, troppo tardi

E cosi' la UE ha deciso di aumentare i fondi nella disponibilita' dell'Efsf....
Sicuramente e' una decisione giusta, l'Efsf potra' comprare titoli del debito pubblico dei paesi in difficolta', contentendo lo spread e le tensione speculative sul mercato finanziario.
Al contempo, per l'ennesima volta, la BCE garantira' liquidita' agli istituti di credito in crisi. La situazione per gli istituti di credito sta velocemente diventanto critica, in quanto il loro portafoglio e' troppo esposto verso titoli pubblici a rischio default. Solo negli ultimi giorni la Siemens ha ritirato 500 milioni di euro da una banca francese - Credit Agricole o Societe Generale, il primo passo verso un bank run disastroso; e le 2 stesse banche francesi hanno avuto il rating downgraded, cosi' come diverse banche italiane e greche.
Dunque la UE risponde alla crisi con un aumento di liquidita', per proteggere sia gli stati che le banche. Ma e' una soluzione di brevissimo periodo che nella migliore delle ipotesi rimanda la crisi, ma certo non la risolve. Vediamo perche':

  • Se l'Efsf fosse stato creato lo scorso anno e avesse comprato quantita' massiccie (ma in valore assoluto decisamente modeste) di debito greco, forse si sarebbero tenuti i mercati sotto controllo, si sarebbe evitato l'impennata degli interessi sui titoli greci, irlandesi e portoghesi, ed ora spagnoli ed italiani. Ma si e' voluto intraprendere la strada classica degli aggiustamenti strutturali, i tedeschi urlavano che non volevano pagare per i greci (su questo bisognera' tornare, prima o poi) e che ad Atene dovevano imparare a pagare i loro debiti. Infatti...Ora non c'e' piu' solo la Grecia da salvare.
  • L'Efsf emettera' i suoi bond i cui proventi daranno la liquidita' per comprare sul mercato secondario i titoli dei paesi in difficolta'. Ma in una situazione di crisi, come fara' l'Efsf a raccogliere abbastanza liquidita' per salvare la terza economia dell'area Euro (la nostra)? Emettere troppi bond per acquistare titoli rischiosi portera', inevitabilmente, ad una perdita di fiducia nell'Efsf stesso, che non potra' certo mantenere indefinitamente la tripla A (e ricordiamo che anche la Francia e' gi' a rischio downgrading).
  • Ma soprattutto, il problema del debito e' un problema strutturale in tutti i paesi meditteranei che non sono competitivi dentro una unione monetaria con la Germania e non crescono - e quindi non possono ripagare il debito oggi, e neanche domani. La soluzione che ancora si propone e' l'austerity, quando in realta' ci vorrebbe un massiccio trasferimento di risorse dal nord al sud europa, come in un vero stato federale e non in una unione doganale e monetaria come invece rimane l'Europa. La recessione si combatte con gli investimenti, e non i tagli di bilancio.

L'Europa continua a porre pezze, guadagnare tempo, inventarsi soluzioni di brevissima durata spacciate come miracolose (gia' la creazione dell'Efsf qualche mese fa era stato presentato come the ultimate solution...). Si barcamena creando nuovi strumenti man mano che il mercato la stringe nell'angolo, ma non ha una strategia di largo respiro. Ed il tempo a disposizione sta finendo.

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