Tuesday, 20 December 2011

Fallimento programmato

Il governo dei ripetenti sta portando l'Italia verso il baratro. I numeri - del lavoce.info, non del Comintern - parlano chiaro:


fonte: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002741.html

Traduciamo. A fronte della manovra di Monti - e di quelle precedenti di Berlusconi - il PIL italiano, la famosa crescita, si inabisserà. L'unica maniera per evitare il peggio sarebbe svalutare (caso A), opzione esclusa a meno che non si esca dall'Euro.
Nel caso B, cioè l'effetto netto delle manovre, l'Italia perderà il 2% di Pil il prossimo anno, e quasi il 5% nel corso dei prossimi 3 anni.
Ma la situazione peggiore e pure più probabile, è il caso C - qualora anche altri paesi dell'area Euro applichino una stretta fiscale come previsto dal nuovo trattato europeo. Se così fosse, il paese entererà in una pesantissima recessione, perdendo quasi il 6% del Pil nel 2012, ed un altro 3,3% nel 2013.
Una catastrofe sociale, disoccupazione alle stelle, con il Paese a quel punto probabilmente forzato ad uscire dall'Unione Monetaria e con la stessa unità nazionale a rischio.
Questa è la ricetta dei professori: deprimere l'econmia per ottenere una svalutazione interna e salari bassi e recuperare produttività sulle spalle dei lavoratori. Una ricetta buona (anzi, no: sbagliata - basta guardare cosa succede in Grecia) solo su alcuni libri di macroeconomia, ma non certo nella vita reale.
E' una ricetta buona solo per un fallimento programmato.








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