Thursday 24 May 2012

E se fosse la Germania ad uscire dall'Euro?

Capisco che sembra una proposta assurda, ma al momento potrebbe essere la soluzione che arreca meno danni.
La Germania è ormai isolata in Europa, se dobbiamo dare retta ai resoconti dei giornali. Italia e Francia fanno fronte comune sugli euro-bond che non possono che essere ben accetti da tutti gli altri paesi in difficoltà, dal Portogallo alla Grecia all'Irlanda. Si tratta della netta maggioranza dell'area Euro, ma Berlino continua a porre il veto. Non vogliono mettere i loro soldi a disposizione dei fannulloni dell'Europa meridionale.
Ma ormai è chiaro che le misure di austerity sono fallite ovunque e che i mercati finanziari continuano a non aver fiducia nei PIGS, nonostante il fiscal compact, nonostate l'austerity. Anzi, ho mostrato nei giorni precedenti che ai mercati dell'austerity non importa nulla. Il problema dell'Europa meridionale è che non è credibile non per i conti in dissesto ma perchè non ha controllo sulla sua politica monetaria, cioè una banca centrale come prestatrice di ultima istanza e gli Eurobond per riscattare i debiti nazionali.
Di questo passo si va veloci verso la distruzione dell'Euro, e la Germania sarà comunque destinata a rimanre sola o quasi. I paesi che usciranno dall'Euro, invece, soffriranno di gravissime ripercussioni:
  • svalutazione, 
  • inflazione galoppante, 
  • impossibilità di pagare i debiti internazionali, 
  • probabile fallimento del sistema bancario.
Se invece fosse la Germania ad uscire tutto questo non succederebbe:
  • Il nuovo marco tedesco si apprezzerebbe fortemente, e l'euro si svaluterebbe, e questo contribuirebbe a riequilibrare la perdita di competitività subita dalle principali economie europee nei confronti della Germania negli ultimi 10 anni (ho già fatto vedere qui quale sia stato l'andamento del costo del lavoro unitario). Svalutazione e apprezzamento sarebbero però assa più ridotti che nel caso di uscita dei PIGS e l'impatto inflattivo sarebbe meno traumatico.
  • Il debito dell'Europa sarebbe ancora denominato in Euro, quindi non ci sarebbero problemi nel pagarlo mentre ovviamente i tedeschi perderebbero un pò di soldi con la svalutazione, ma comunque in questi ultimi anni hanno già fortemente disinvestito nel resto d'Europa. E sarebbe comunque meglio per le banche tedesche subire delle perdite dalla svalutazione dell'euro che il fallimento completo degli stati e delle banche loro debitrici.
  • Ma soprattutto la nuova unione monetaria senza la Germania, di sicuro molto più omogenea economicamente, potrebbe modificare le sue istituzioni: la BCE potrebbe diventare una vera banca centrale con un potere di fuoco tale da zittire immediatamente i mercati con conseguente scomparsa dello spread. Gli Eurobond, garantiti sempre dalla BCE, riddurrebbero l'indebitamento delle economie più in difficoltà, mentre la nuova area monetaria sarebbe comunque affidabile economicamente, guidata ovviamente da Parigi ma comunque senza un dominus come quello tedesco.
A Berlino intanto potrebbero rifare la Bundesbank, continuare nelle loro politiche fiscali e monetarie senza più la paranoia dell'inflazione sud-europea e la paura di dover pagare per gli altri.
Insomma, se l'Europa non si può salvare, soprattutto per i veti della Merkel, allora meglio che sia la Germania a mollare la barca per prima.

Update, 27 maggio
Apparentemente non sono l'unico a pensarla così. Anche membri della comunità finanziaria cominciano a pensare che il ritorno al Marco sia l'unica via d'uscita per risolvere non solo i problemi di debito ma anche quelli strutturali dell'eurozona:
http://www.nakedcapitalism.com/2011/05/marshall-auerback-to-save-the-euro-germany-has-to-quit-the-eurozone.html

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