Tuesday, 27 November 2012

Ma non è vero che la sanità pubblica non è sostenibile

Ecco il tormentone che ci perseguiterà per i prossimi anni: la sanità. Monti ha aperto il fuoco, assai poco amico, contro la sanità pubblica con un vecchio classico che i liberali usano sempre quando si tratta di attaccare i servizi pubblici - non sono sostenibili. E per bacco. Deve essere come per le pensioni, insostenibili per 20 anni fino a che non abbiamo deciso di tagliarle - anzi per la verità sono 20 anni che le tagliamo e non basta mai. Ed intanto abbiamo creato un bel po' di fondi privati di pensione, privatizzando di fatto la previdenza.
Faremo lo stesso con la sanità? Se dipendesse solo da Monti non c'è da dubitarne. D'altronde è sempre la stessa storia. Lo Stato è inefficiente. La popolazione diventa sempre più vecchia e quindi più bisognosa di cure e non abbiamo soldi per tutti. Qualcosa bisognerà pur fare, magari diamo in mano ai privati il servizio così riduciamo gli oneri per lo Stato. Peccato che come già mostrato in precedenza la sanità privata (americana) sia la più costosa del mondo. Forse viene considerata più sostenibile perché garantisce servizi ottimi ai ricchi e mediocri ai poveri che non possono permettersi un conto troppo salato - ma anche così pagano di più di quello che si farebbe con la sanità pubblica.
Ed allora quale soluzione? Forse basterebbe tassare in maniera seria i redditi più alti e la ricchezza. In un paese in cui oltre il 50% della ricchezza privata è detenuta da una piccola percentuale di oligarchi, ci sarebbero risorse a iosa per garantire un sistema sanitario efficiente, ricco e pubblico. Basta volerlo.

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