Monday 28 November 2011

Finanza responsabile?

Sembra un ossimoro, e forse lo è.
Il lato positivo della storia, ovviamente c'è. Diverse istituzioni finanziarie hanno un reparto di SRI - Social Responsbile Investment - che adotta regole molto strette sui tipi di investimento fatti. Le regole, ovviamente, sono a discrezione dei diversi fondi. Si và dal divieto di investire in armi e tabacco, all'obbligo di puntare solo sulle cosiddette industrie del futuro, quelle cioè che, con le loro idee e produzione, renderanno il mondo un posto migliore - meno inquinamento, migliore accesso all'educazione, etc... Inoltre, per la loro stessa natura, gli investimenti SRI sono di lunga durata, non speculativi e questo garantisce le compagnie investite ed anche gli investitori che nel lungo periodo hanno rendimenti più stabili e meno soggetti alla volatilità del mercato impazzito di questi ultimi anni.
Purtroppo, però, non è tutto oro quello che luccica. Spesso i criteri scelti sono quantomeno discutibili, ed usati come specchietti per le allodole. Alcuni fondi investono nei meno peggio, piuttosto che nei meglio. Così esistono paradossi come fondi SRI che investono in BP (British Petroleum) sulla base che il comportamento etico di quest'ultima sia migliore di quello di Exxon Mobil. Spiegalo a chi vive sulla costa del Golfo del Messico!
Ma soprattutto il problema rimane legato alla logica della finanza. Gli SRI team esistono finchè ci sarà una opportunità di profitto, possibilmente più elevata che in altri settori industriali. Nell'ultimo decennio c'è stato un discreto aumento di fondi investiti perchè si tratta di mercati sottosviluppati ma in grande espansione, pensiamo solo a quello delle energie rinnovabile. Vedendo possibilità di profitto, in molti ci si sono buttati dentro.
Ma non appena queste possibilità si fanno meno ovvie, lo scenario diventa più fosco. Un paio di settimane fa Unicredit ha deciso di chiudere il suo fondo ESG (Enviromental, Social and Governance Research) e la settimana scorsa Henderson (il secondo fondo di investimenti in UK) ha licenziato i membri  del suo team di SRI, nonostante il fondo (uno dei più vecchi e maggiormente premiati) facesse profitti. Perchè? Per tagliare i costi. Henderson ha delle perdite in altri settori e licenzia nel suo fondo che fa profitti per risparmiare. L'idea assurda è che i fondi SRI possano essere gestiti da normali fund manager, senza nessun team di ricerca a fianco - team che invece è indispensabile per analizzare le performance etiche delle compagnie un cui si investe.
Questo è quello che le banche hanno imparato dalla crisi. Niente. Anzi, hanno addirirttura, se possibile, peggiorato i propri standard. E' un business model, quello finanziario, che non funziona. Che distrugge il mercato, l'economia e, infine, la vita delle persone. Senza dei regolamenti solidissimi, senza un intervento governativo deciso, nulla è destinato a cambiare. In questo caso, ad esempio, i governi potrebbero imporre per legge un requisito sull'esistenza di fondi SRI per ogni investment fund e financial institution e potrebbero imporre anche l'esistenza di quote minimo di investimenti responsabili.
Chè lasciare l'etica in mano ai mercati finanziari è come lasciare il deposito di zio Paperone in mano ai bassotti.

No comments:

Post a Comment