E cosi' han cancellato il referendum greco. Ma in che mondo viviamo? Il popolo non puo' neanche esprimere la sua idea sulle misure che gli vengono imposte (e non sulla permanenza nell'euro). Geniale soprattutto il commento di Sarkozy. Copio e incollo dal Corriere on line
"Non vogliamo dare l'impressione - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - di entrare nelle vicende domestiche dei Paesi, ma noi ci occupiamo dell'euro e la moneta unica va difesa". Il presidente francese ha detto ancora che l'eventuale annullamento della consultazione popolare sulle misure di austerità della Grecia sarebbe «un successo del messaggio lanciato da Francia e Germania».
In realtà, secondo Newsnight della BBC, quel che sta saltando fuori e' che la EU avrebbe detto a Papandreou che se il referendum - lo ribadisco, sugli aiuti, non sulla membership - avesse avuto un risultato negativo e più in generale se Atene avesse rifiutato le misure del bail out, la Grecia sarebbe uscita dall'euro e non sarebbe potuta rientrarci x almeno 10 anni.
Per fortuna che non volevano interferire negli affari interni di uno stato sovrano! D'altronde che la Grecia fosse ormai considerata una colonia era chiaro da quando il famoso bail out aveva inserito una clausola per cui tecnici esteri dovranno presidiare i ministeri greci x assicurare l'implementazione delle misure imposte.
Da oggi, ufficialmente, la Grecia e' un protettorato franco-tedesco. All'annuncio del referendum Papandreou ha dovuto addirittura licenziare i capi delle forze armate, ora è stato ricattato da chi, forse, quelle forze armate ha cercato di mobilitare. Dal golpe militare, al golpe bianco, i cittadini greci non possono più decidere del loro futuro. Che vergogna.
La Merkel e Sarkozy hanno calato la maschera. Prima affamano il popolo greco per salvare le banche dei loro paesi, poi impediscono a quello stesso popolo di votare. Imperialismo. La crisi economica, nata dall'insostenibilità di una democrazia di mercato è risolta con la cancellazione della democrazia e col ritorno agli imperi. Questa è l'Europa di oggi.
"Non vogliamo dare l'impressione - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - di entrare nelle vicende domestiche dei Paesi, ma noi ci occupiamo dell'euro e la moneta unica va difesa". Il presidente francese ha detto ancora che l'eventuale annullamento della consultazione popolare sulle misure di austerità della Grecia sarebbe «un successo del messaggio lanciato da Francia e Germania».
In realtà, secondo Newsnight della BBC, quel che sta saltando fuori e' che la EU avrebbe detto a Papandreou che se il referendum - lo ribadisco, sugli aiuti, non sulla membership - avesse avuto un risultato negativo e più in generale se Atene avesse rifiutato le misure del bail out, la Grecia sarebbe uscita dall'euro e non sarebbe potuta rientrarci x almeno 10 anni.
Per fortuna che non volevano interferire negli affari interni di uno stato sovrano! D'altronde che la Grecia fosse ormai considerata una colonia era chiaro da quando il famoso bail out aveva inserito una clausola per cui tecnici esteri dovranno presidiare i ministeri greci x assicurare l'implementazione delle misure imposte.
Da oggi, ufficialmente, la Grecia e' un protettorato franco-tedesco. All'annuncio del referendum Papandreou ha dovuto addirittura licenziare i capi delle forze armate, ora è stato ricattato da chi, forse, quelle forze armate ha cercato di mobilitare. Dal golpe militare, al golpe bianco, i cittadini greci non possono più decidere del loro futuro. Che vergogna.
La Merkel e Sarkozy hanno calato la maschera. Prima affamano il popolo greco per salvare le banche dei loro paesi, poi impediscono a quello stesso popolo di votare. Imperialismo. La crisi economica, nata dall'insostenibilità di una democrazia di mercato è risolta con la cancellazione della democrazia e col ritorno agli imperi. Questa è l'Europa di oggi.
Ispettori del FMI e dell'UE controlleranno da vicino l'attuazione dei tagli in Italia; la Merkel pretende dalla Grecia ulteriori garanzie del fatto che il referendum non si farà; anche il Portogallo è controllato a vista dalla troika e con lo sciopero generale del prossimo 24 novembre indetto dai sindacati probabilmente scoppierà la furia dei cittadini ridotti in miseria dai tagli dello scorso maggio; anche loro iniziano a tollerare male i greci ed il loro disperato tentativo di rianimare la democrazia e di riprendersi una minima parte della sovranità popolare via referendum. Il governo spagnolo indica come causa dei 5 milioni di disoccupati delle ultime statistiche il "cancro greco". La gestione insistentemente fallimentare e scellerata del sistema economico europeo sta fomentando un odio tra nazioni che in altri momenti storici si è manifestato in situazioni di clima pre-bellico.
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