Wednesday 16 November 2011

La finanza al governo

L'inzio del governo Monti non è dei migliori. In questi giorni si è fatto notare che Monti era già stato advisor di Goldman Sachs ma che bisogna valutare la persona e non il suo cv - anche se allora non si capisce perchè tocchi affidarsi ad un governo tecnico.
Ora la scelta dei ministri va nella stessa direzione. Per fortuna il rettore di una università privata non è finito al MIUR, anche se nel governo c'è lo stesso. Ma Passera allo sviluppo economico sembra veramente una nomina assurda. Nel mezzo di una tempesta finanziaria provocata dalle banche, come si fa a mettere il banchiere italiano più in vista a capo di un dicastero economico? E' forse il prezzo da pagare al sistema finanziario internazionale? Ed i conflitti di interesse dello stesso Passera?
La scusa, già me lo immagino, è che serve un esperto del mestiere per riordinare il sistema finanziario. Tipo quando hanno messo Rubin a capo del tesoro americano e ha lanciato la de-regulation finanziaria, o quando c'è finito Paulson che ha salvato la sua vecchia banca (sempre Goldman, scherziamo....) senza imporre nessuna condizione sull'utilizzo dei fondi pubblici. Felice se sarò smentito dai fatti, ma mettere il lupo a controllare il gregge di pecore non è di solito l'idea migliore.
E per controllare che il lupo non faccia solo gli interessi di Banca Intesa, meglio farlo controllare da Gnudi, che prima di diventare ministro del turismo faceva il consigliere di Unicredit.
Se il buongiorno si vede dal mattino...

2 comments:

  1. Pur vero che ci hanno liberato da nani, ballerine e lenoni(solo l'espressionismo esagerato di G. Grosz o Beckham potrebbe rappresentare quello che è stato, o il Kafka più perturbante di "America"); ma per rappresentare l'oggi mi vengono in mente altre due frasi (e non è difficile capire a chi sono dirette o da cosa sono ispirate):

    "Che cos'è una rapina in banca rispetto alla fondazione di una banca?" (B. Brecht)

    "Per chi ha l'animo di un servo, la sola pace, la sola felicità è nell'avere un padrone; e nulla è più faticoso, e veramente spaventoso, che l'esercizio della libertà...Poichè si voleva un Dittatore, un Padre che assumesse su di sè la viltà universale, tutte le situazioni divennero per costoro situazioni di emergenza... L'Italia è in stato di emergenza per consentire a costoro di essere vili senza rimorso". (C. Levi)

    F.

    ReplyDelete
  2. Il precedente governo è stato troppo "bravo maestro" nell'arte di andare oltre il "conflitto d'interessi"; inoltre se la crisi è finanziaria solo un tecnico con provota esperienza nel settore è la soluzione!
    Tutto si spiega per dissolvere elementari perplessità!

    ReplyDelete