Il governo dei poteri forti sta definitivamente svelando il suo vero
volto. Non contento di aver colpito i lavoratori rinviando la loro
pensione e obbligandoli a lavorare di più, oggi ne attacca i diritti
fondamentali, abrogando di fatto l'art.18.
Era prevedibile, era addirittura scontato. Qualsiasi persona di buon senso sa benissimo che in Italia la flessibilità del mercato del lavoro è già molto alta, anzi altissima per quanto riguarda il lavoro in entrata.
D'altronde è l'OECD a certificarlo
source: http://www.oecd.org/document/11/0,3746,en_2649_37457_42695243_1_1_1_37457,00.html
La tabella smentisce categoricamente la fandonia del governo che il problema dell'Italia sia l'eccessiva regolamentazione del mercato del lavoro. Dunque gli investimenti esteri non verrebbero in Italia per la troppa rigidità? Eppure Francia e Germania hanno ben più protezione per il lavoro che nel nostro paese. Non solo! Pure in India e Turchia c'è più attenzione alla protezione del lavoro.
E non basta! Le modifiche all'art.18 riguardano solamente la prima colonna della tabella di sopra, quella sulle protezioni contro il licenziamento individuale. Beh, l'Italia in quanto a protezioni individuali è quasi in fondo alla tabella, facendo peggio, tra gli altri, di Ungheria, Slovacchia, Sud Africa e Messico, e persino l'ultra-liberista Irlanda!
E dunque perchè si decide di intervenire? Ancora una volta ci raccontano un sacco di frottole, il sistema pensionistico era già tra i più restrittivi in Europa, il mercato del lavoro è già scandalosamente flessibile.
L'azione del governo non è per rimettere a posto i conti, è una azione politica, dirò di più, ideologica, che porta avanti un ben preciso disegno della società, volto a smantellare diritti (e non privilegi). L'art.18 è solo un simbolo, ma un simbolo decisivo, perchè porta un attacco nel cuore della democrazia basata sull'accordo capitale-lavoro. Invece, si torna, brutalmente, a bastonare il lavoro, per uscire dalla crisi con un nuovo patto sociale, caratterizzato da un percorso violentemente reazionario, tutto a favore del capitale. Un balzo indietro di diversi decenni, una lotta di classe senza senza quartiere.
E' lo spartiacque della politica sul futuro. Con il lavoro, o con il capitale. Tertium non datur.
Era prevedibile, era addirittura scontato. Qualsiasi persona di buon senso sa benissimo che in Italia la flessibilità del mercato del lavoro è già molto alta, anzi altissima per quanto riguarda il lavoro in entrata.
D'altronde è l'OECD a certificarlo
Employment protection in OECD and selected non-OECD countries, 2008* | |||||
Scale from 0 (least restrictions) to 6 (most restrictions) |
Protection of permanent workers against (individual) dismissal | Regulation on temporary forms of employment | Specific requirements for collective dismissal | OECD employment protection index | |
United States | 0.56 | 0.33 | 2.88 | 0.85 |
Canada | 1.17 | 0.22 | 2.63 | 1.02 |
United Kingdom | 1.17 | 0.29 | 2.88 | 1.09 |
New Zealand | 1.54 | 1.08 | 0.38 | 1.16 |
South Africa | 1.91 | 0.58 | 1.88 | 1.35 |
Australia | 1.37 | 0.79 | 2.88 | 1.38 |
Ireland | 1.67 | 0.71 | 2.38 | 1.39 |
Japan | 2.05 | 1.50 | 1.50 | 1.73 |
Switzerland | 1.19 | 1.50 | 3.88 | 1.77 |
Russian Federation | 2.79 | 0.79 | 1.88 | 1.80 |
Israel | 2.19 | 1.58 | 1.88 | 1.88 |
Denmark | 1.53 | 1.79 | 3.13 | 1.91 |
Chile | 2.59 | 2.04 | 0.00 | 1.93 |
Sweden | 2.72 | 0.71 | 3.75 | 2.06 |
Hungary | 1.82 | 2.08 | 2.88 | 2.11 |
Iceland | 2.12 | 1.54 | 3.50 | 2.11 |
Korea | 2.29 | 2.08 | 1.88 | 2.13 |
Slovak Republic | 2.45 | 1.17 | 3.75 | 2.13 |
Netherlands | 2.73 | 1.42 | 3.00 | 2.23 |
Brazil | 1.49 | 3.96 | 0.00 | 2.27 |
Finland | 2.38 | 2.17 | 2.38 | 2.29 |
Czech Republic | 3.00 | 1.71 | 2.13 | 2.32 |
Estonia | 2.27 | 2.17 | 3.25 | 2.39 |
Poland | 2.01 | 2.33 | 3.63 | 2.41 |
Austria | 2.19 | 2.29 | 3.25 | 2.41 |
Italy | 1.69 | 2.54 | 4.88 | 2.58 |
Belgium | 1.94 | 2.67 | 4.13 | 2.61 |
Germany | 2.85 | 1.96 | 3.75 | 2.63 |
India | 3.65 | 2.67 | 0.00 | 2.63 |
Norway | 2.20 | 3.00 | 2.88 | 2.65 |
Slovenia | 2.98 | 2.50 | 2.88 | 2.76 |
China | 3.31 | 2.21 | 3.00 | 2.80 |
Portugal | 3.51 | 2.54 | 1.88 | 2.84 |
Greece | 2.28 | 3.54 | 3.25 | 2.97 |
France | 2.60 | 3.75 | 2.13 | 3.00 |
Indonesia | 4.29 | 2.96 | 0.00 | 3.02 |
Spain | 2.38 | 3.83 | 3.13 | 3.11 |
Mexico | 2.25 | 4.00 | 3.75 | 3.23 |
Luxembourg | 2.68 | 3.92 | 3.88 | 3.39 |
Turkey | 2.48 | 4.88 | 2.38 | 3.46 |
La tabella smentisce categoricamente la fandonia del governo che il problema dell'Italia sia l'eccessiva regolamentazione del mercato del lavoro. Dunque gli investimenti esteri non verrebbero in Italia per la troppa rigidità? Eppure Francia e Germania hanno ben più protezione per il lavoro che nel nostro paese. Non solo! Pure in India e Turchia c'è più attenzione alla protezione del lavoro.
E non basta! Le modifiche all'art.18 riguardano solamente la prima colonna della tabella di sopra, quella sulle protezioni contro il licenziamento individuale. Beh, l'Italia in quanto a protezioni individuali è quasi in fondo alla tabella, facendo peggio, tra gli altri, di Ungheria, Slovacchia, Sud Africa e Messico, e persino l'ultra-liberista Irlanda!
E dunque perchè si decide di intervenire? Ancora una volta ci raccontano un sacco di frottole, il sistema pensionistico era già tra i più restrittivi in Europa, il mercato del lavoro è già scandalosamente flessibile.
L'azione del governo non è per rimettere a posto i conti, è una azione politica, dirò di più, ideologica, che porta avanti un ben preciso disegno della società, volto a smantellare diritti (e non privilegi). L'art.18 è solo un simbolo, ma un simbolo decisivo, perchè porta un attacco nel cuore della democrazia basata sull'accordo capitale-lavoro. Invece, si torna, brutalmente, a bastonare il lavoro, per uscire dalla crisi con un nuovo patto sociale, caratterizzato da un percorso violentemente reazionario, tutto a favore del capitale. Un balzo indietro di diversi decenni, una lotta di classe senza senza quartiere.
E' lo spartiacque della politica sul futuro. Con il lavoro, o con il capitale. Tertium non datur.
l’art. 18 non è solo un simbolo.
ReplyDeleteLa sua funzione non è tanto in sede di licenziamento (perché nella quasi totalità dei casi si monetizza),
ma è durante il rapporto di lavoro, nel senso che aiuta ad evitare il timore di chiedere tutti gli altri diritti che nelle leggi sono scritti ma appunto per averli vanno chiesti, es.:
chiedere quel tale pagamento per quelle ore straordinarie del mese scorso, lamentarsi per lo spostamento delle ferie già fissate che non era così necessario, i diritti sindacali, scegliere se fare o non fare sciopero nazionale mentre il datore è in ritardo con le consegne ai clienti, etc..
Ciò detto, non credo sia intoccabile, anzi potrebbe essere migliorato (riducendo l’alea di funzionamento e quindi il costo aziendale, garantendo lo stesso livello di tutela per il lavoratore).
Tecnicamente non sarebbe una priorità, ma è evidentemente una priorità per la maggioranza della maggioranza che sostiene il governo, la quale evidentemente vuole spezzare il pd durante la campagna elettorale per le amministrative
Ps Dispiace comunque che anche questa volta il sindacato stia trascurando quelli che non sono suoi bacini di consenso:
- I moltissimi dipendenti da piccole imprese, ove il licenziamento è e resta praticamente libero: max 6 mensilità se il giudice poi dice che è illegittimo, a parte il caso di discriminazione (è una balla che la riforma estenderà il 18 ai licenziamenti discriminatori di imprese sotto i 15 dipendenti, perché in questo caso il 18 si applica già oggi).
Ad esempio l’abbassamento della soglia a 5 o 10 dipendenti secondo me varrebbe perfino la rinuncia alla reintegrazione per i licenziamenti economici (che sta comunque passando)
- Lavoratori iscritti ad albi e ordini, come se essere iscritto ad un albo possa di per sè escludere l’abuso di lavoro autonomo
son d'accordo sulle cose che dici, praticamente in tutto. molto vero che non e' solo un simbolo, ma un deterrente gigantesco ed e' per questo che e' cosi' poco utilizzato. e si, il sindacato ha colpe, storiche direi, nel fossilizzarsi sui propri iscritti.
Deleteanche io non penso non sia intoccabile, e la flexsecutiry e' cmq molto interessante, su questa cosa si poteva davvero stanare ichino e governo, che son dei bugiardoni. ok, via articolo 18, ma coperture alla danese, in toto. le abbiamo? no. allora che si infilassero nel deretano ste proposte che mirano solo a mettere la flex ma manco un po' di security. come si vede nella tabella, i paesi del nord sono gli unici tra quelli industrializzati ad avere meno sicurezza del lavoro che in italia, ma con una spesa x ammortizzatori gigantesca... pronti a una fiscalita' feroce? non credo proprio...
sul pd, l'unica parte in cui non sono d'accordo. 2 ragioni:
- mi risulta che il pd faccia parte della maggioranza, quindi potrebbe tranquillamente decidere di fare qualcosa, incluso far cadere il governo come sembra addirittura prevedere oggi il neo-,marxista giannini (http://www.repubblica.it/politica/2012/03/21/news/velo_strappato-31926518/?ref=HREA-1)
- il lavoro mi sembra una cosa troppo importante per ste piccolezze. il vero obiettivo e' ben piu' grande, rifare l'italia sotto l'ascia padronale, cosa a cui per altro il pd ha contribuito alla grande, basta che pensiamo solo recentemente al leccaggio di culo padronale dei vari sindaci di torino a marchionne...
NICOLA